La cold e-mail marketing è una strategia di mercato che prevede l’invio di “email a freddo”, email di tipo commerciale.
Inviare e-mail a freddo significa mandare messaggi di posta elettronica non richiesti, a utenti che non hanno mai avuto a che fare con la tua azienda.
Lo so, messa in questo modo può sembrarti una tecnica tutt’altro che efficace per vendere.
In realtà, se fatta bene, questa strategia potrebbe rivelarsi utilissima per stabilire un primo contatto iniziale con potenziali clienti.
Per questo motivo viene chiamata anche “outreach e-mail”.
Quindi, se ti stai chiedendo se l’e-mail a freddo può essere davvero utile per il tuo business, sappi che la mia risposta in breve è Sì.
Può essere davvero un modo efficace per raggiungere i potenziali clienti, generare lead e promuovere prodotti e servizi.
A patto, ovviamente, che dietro vi sia una strategia davvero efficace.
Il rischio altrimenti è quello di finire in spam. E noi non vogliamo mica ottenere questo risultato, no?
Vediamo allora come organizzare e ottimizzare questa strategia per dare una bella spinta al tuo brand.
Come creare email a freddo che funzionano
Molti imprenditori o liberi professionisti sono restii a usare le email a freddo, per paura che i loro messaggi di posta elettronica vengano etichettati come spam. Del resto, quando si ricevono più messaggi commerciali da un mittente sconosciuto, l’istinto è spesso quello di cestinare o bloccare il mittente.
Per questo motivo, come per le classiche campagne e-mail marketing, anche quelle di cold mailing devono basarsi sulla creazione di contenuti pertinenti e personalizzati, in grado di offrire un valore reale al destinatario.
Stai pensando che sia più facile a dirsi che a farsi, soprattutto se NON conosci il cliente a cui scrivi, giusto? Ed è qui che c’è la sorpresa!
Ti basterà infatti fare un po’ di indagine sul target per creare e-mail a freddo che funzionano davvero.
Eccoti qualche consiglio utile a questo scopo:
- Identifica il destinatario: cerca di identificare la tipologia di persona o aziende a cui vuoi inviare l’e-mail. Poi, dopo aver definito la tua fascia di mercato, usa lo studio e un pizzico di intuito per trovare i candidati giusti e dare forma alla tua lista personale di contatti. Puoi sfruttare il web e i social media, come LinkedIn ad esempio.
- Scrivi un oggetto chiaro e accattivante: l’oggetto della e-mail deve essere chiaro, accattivante e possibilmente breve. L’obiettivo è incuriosire l’utente senza infastidire.
- Usa un tono di voce equilibrato: il contenuto della tua e-mail a freddo dovrebbe mantenere un tono professionale ma caldo, amichevole. Registri troppo rigidi o eccessivamente colloquiali potrebbero disturbare il potenziale cliente che, per ora, non ti conosce. A questo proposito, racconta anche chi sei e perché stai inviando proprio questo messaggio a lui/lei.
- Fai un’offerta di valore al destinatario: se non sai da dove iniziare, ti consiglio di condividere un’informazione o un’idea interessante, in linea con i possibili interessi del tuo pubblico.
- Chiedi un riscontro: alla fine della e-mail chiedi al destinatario un feedback, ad esempio se è interessato alla proposta o agli argomenti trattati. In alcuni casi, i pulsanti di invito all’azione (CTA) possono aiutarti a massimizzare i tassi di risposta.
- Non, e ripeto, NON inviare troppi follow-up: non c’è cosa più fastidiosa di ricevere continui inviti a rispondere, quindi usali con moderazione. Consiglio: valuta sempre di dare un’opzione di opt-out per chi non vuole ricevere ulteriori comunicazioni.
- Usa l’automazione: grazie ai software di e-mail marketing automation puoi programmare flussi di e-mail a freddo in automatico e risparmiare una montagna di tempo.
E ora che hai scoperto come impostare un po’ il lavoro, vediamo perché è meglio NON inviare e-mail a freddo tramite il tuo dominio aziendale e quale soluzione è meglio adottare.
Perché creare un dominio satellite
Uno dei più grandi errori che i marketer commettono quando si tratta di cold mailing è l’invio dei messaggi di posta dai loro domini principali.
Iniziare un’attività di email a freddo con il tuo dominio è un rischio, perché mentre sperimenti il modo migliore per ottimizzare la tua strategia, potresti finire nella casella spam. Questo rappresenta il modo più rapido per danneggiare definitivamente la deliverability del tuo dominio aziendale!
Quindi, meglio creare un dominio “satellite” e gestire le tue campagne da lì. Vedila come una sorta di assicurazione.
In pratica, dovrai aprire un dominio secondario e utilizzarlo come indirizzo e-mail separato e indipendente dal dominio principale della tua attività. Riscalda la mail (tecnicamente si chiama “warm up”) e il gioco è fatto.
Non ti resta che iniziare la tua campagna di cold mailing, ricordandoti di rivedere il lavoro passo dopo passo, misurare i tassi di apertura e la CTR così da ottimizzare al meglio la tua strategia.
In questo caso puoi farti aiutare dai software di automazione, risparmiando tempo e riducendo i margini di errore.
Soprattutto se sei all’inizio e hai pochissima dimestichezza con le email a freddo, potresti infatti compiere diversi errori e vanificare ogni strategia. Servirti delle automazioni, quindi, può rivelarsi la prima e più efficace mossa per costruire una campagna di successo.
Ma ti dirò di più! Se non hai la minima idea da che parte iniziare per costruire delle campagne di e-mail a freddo che spaccano, salta a bordo dell’Academy di AutomatiKing e iscriviti al corso Vendi con le e-mail a freddo.
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- Comunicare con il target attraverso sequenze mail efficaci;
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