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Stripe o PayPal? La sfida fra i giganti dei pagamenti online

PayPal e Stripe sono due tra le più importanti società nel settore del trasferimento di denaro e degli acquisti online. Ma chi vince il confronto? Vediamolo nel dettaglio.
Stripe o PayPal? La sfida fra i giganti dei pagamenti online

📌 Tabella dei Contenuti

Hola Automatikers!

Oggi sono qui con voi per parlare di un argomento che sicuramente avrà affollato la vostra mente se volete ricevere pagamenti online o avete un e-commerce.

Il grande dubbio amletico: Stripe o Paypal?

Alcune persone scelgono perlopiù “imitando” i competitor.
Se X usa PayPal, beh allora lo uso anche io!”. Si, è una soluzione ma non sempre imitare è la soluzione migliore.

Con questo articolo voglio darti una serie d’informazioni fondamentali per comparare realmente PayPal e Stripe così da poter scegliere tra i due con cognizione di causa.

A noi Automatikers piace usare la testa e trovare la soluzione più efficace per il nostro business, quindi cominciamo!

Nasce prima Stripe o PayPal?

È nato prima l’uovo o la gallina?

PayPal e Stripe sono due tra le più importanti società nel settore del trasferimento di denaro e degli acquisti online

Queste due sono nate in tempi diversi, ma solo recentemente hanno iniziato a confrontarsi l’una con l’altra quando nel Gennaio del 2019 Stripe si è presentato sul mercato italiano eleggendo un Country Manager con poteri di responsabilità nel nostro paese.

Fino a pochissimi anni fa, quindi, tutti coloro che desideravano interfacciarsi con questo strumento di trasferimento di denaro, hanno dovuto confrontarsi con la difficoltà di dover comunicare con il centro assistenza in una lingua diversa dall’italiano. 

Prima che Stripe “avesse aperto” all’Italia, la scelta della maggior parte degli italiani ricadeva facilmente su PayPal. Per questo motivo PayPal è più conosciuto nel nostro paese. Ma ora che anche Stripe è in lingua italiana, la guerra si gioca ad armi pari.

Quindi, caro Automatiker, quale scegliere tra i due?

Stripe o PayPal: qual è meglio ?

Per poter stabilire quale dei due sia il miglior servizio di pagamento online, è necessario esaminare attentamente una serie di criteri: costi (account e commissioni), tempo impiegato dai servizi di pagamento, semplicità e facilità d’uso, interazione con le altre carte.

1- Servizi gratuiti

Sia PayPal che Stripe offrono account gratuiti e che, quindi, NON hanno un costo mensile.
Nonostante ciò, è importante ricordare che le funzionalità checkout che troviamo gratuitamente su Stripe, su PayPal hanno un costo di circa 30 dollari al mese. 

Tra i due servizi, quindi, quello che gratuitamente offre il maggior numero di opportunità è senza dubbio Stripe. 

2 – Commissioni e valute

Per quello che riguarda i costi di commissione, in questo momento sono uguali per entrambi i sistemi.
Parliamo di un costo aggiuntivo percentuale del 2,9% a cui va aggiunto un costo fisso di 0.30 dollari. Nel caso di vendite internazionali invece il costo di transizione raggiunge il 4,4% per PayPal e il 3,9% per Stripe. 

Per coloro che sono interessati a confrontare le valute supportate da entrambi i sistemi di pagamento, ricordiamo che PayPal è adottato in circa 200 paesi (nonostante il servizio non sia presente in Sudan e Liberia) e accetta fino a 25 valute. 

Stripe al contrario è disponibile in 26 paesi, accetta pagamenti in tutto il mondo e supporto fino a 130 valute. 

3 – Carte di credito

Per quanto riguarda le carte di credito, PayPal accetta un numero più ristretto di carte di credito da associare e tra queste sono presenti: Visa, American Express, MasterCard. 

Stripe invece accetta tutte le carte di credito e tutte le carte di debito, nonché da la possibilità a coloro che utilizzano i loro servizi di utilizzare un gran numero di portafogli elettronici come Google Pay, Apple Pay, Alipay, Microsoft Pay, Visa Checkout, WeChat. 

4 – Controversie, rimborsi e assistenza clienti

Estremamente importante è vedere come si comportano questi due strumenti in caso di controversie e rimborsi. Accade spesso che il cliente lamenti un danno e richieda la restituzione del denaro. 

PayPal consente al cliente di richiedere un chargeback nei casi in cui NON abbia ricevuto l’oggetto acquistato, l’oggetto è arrivato a destinazione ma risulta danneggiato, difettoso o mal funzionante, non riconosce la carta associata, il pagamento non viene autorizzato per motivi sconosciuti.
Se il chargeback viene approvato, al cliente viene restituito l’intero importo ma dovrà pagare circa 20 dollari come commissione. Non è prevista una spesa da parte dell’acquirente nei casi di disputa o di rimborso. 

Stripe ha stabilito invece un addebito di 15 dollari in caso di controversie ma offre un utilissimo strumento per evitare truffe, noto come Stripe Radar. Da non sottovalutare poi l’assistenza clienti che è la prima modalità di richiesta d’aiuto che si presente al cliente. 

Attualmente PayPal offre la possibilità di contattare il centro attraverso il telefono, la mail o una richiesta diretta sul loro forum. 

Stripe offre invece più alternative come la possibilità di effettuare una chat con uno degli operatori. 

5 – Strumenti di pagamento

Per quanto riguarda gli strumenti di pagamento offerti, entrambe le società ne mettono a disposizione un gran numero. 

Stripe offre un sistema di fatturazione online, la possibilità di effettuare pagamenti attraverso app scaricate su dispositivi mobili e infine offre la possibilità di avere un terminale virtuale. 

PayPal consente di gestire gli stessi strumenti con l’aggiunta della possibilità di pagare attraverso il dispositivo mobile utilizzando carte di credito collegate allo stesso dispositivo. 

6 – Trasferimento di denaro, sicurezza e tracciabilità

PayPal di norma impiega circa un giorno lavorativo per poter trasferire il denaro, Stripe richiede un tempo di circa due giorni per le transazioni avvenute in Australia e USA, mentre almeno 7 giorni per quasi tutti gli altri paesi. 

Sia Stripe che PayPal sono due strumenti estremamente sicuri e controllati che permettono di effettuare trasferimento di denaro in totale tranquillità. 

In particolare, una delle funzionalità più utili che Stripe offre è il servizio Stripe.js grazie al quale i dati della nostra carta di credito, che vengono inseriti dal cliente nell’apposito modulo, verranno inviati a Stripe stesso e non al server di colui che ne fa uso. 

La sicurezza e l’efficienza di questo sistema sta nel fatto che nel caso venisse violato il nostro server, l’hacker NON avrebbe in alcun modo accesso ai nostri dati e di conseguenza NON potrebbe rubare la carta di credito. 

Anche PayPal memorizza i dati su un server protetto, ma il processo con cui questo avviene è diverso da quello descritto precedentemente. In questo caso infatti i dati vengono prima acquisiti dal nostro server e solo in un secondo momento saranno salvati sul server di PayPal. 

Questo significa che la responsabilità del fatto che questo sistema sia sicuro grava molto su colui che ha sviluppato e progettato il software. 

Nel momento in cui Stripe è stata progettata, la sua API è stata da molti considerata come uno strumento altamente professionale e rivoluzionario per certi versi. 

Si tratta infatti di un elemento di facile utilizzo e che offre informazioni precise e approfondite. Da questo punto di vista era un enorme passo avanti rispetto a PayPal i cui recenti aggiornamenti non sono altro che un tentativo di uniformarsi al suo competitor. 

API REST di PayPal è molto simile a quello di Stripe. 

Un altro fattore da analizzare è la portabilità dei dati. Nel momento in cui l’iscrizione al sito richiede un pagamento, qualora il proprietario del sito avesse scelto PayPal come sistema di transizione del denaro non ci sarebbero problemi, ma nel momento in cui il proprietario volesse passare a un altro servizio (Stripe), questo non sarebbe possibile perché PayPal non permette di trasferire i dati dalle diverse carte. Tutti gli iscritti al sito dovrebbero nuovamente riscriversi e cambiare i dati. 

Stripe invece ha il vantaggio di garantire la portabilità dei dati e qualora fossi intenzionato a passare a un servizio diverso ti permetterà di migrare i dati. 

Da non sottovalutare è l’analisi del tracciamento della transizione di denaro. Stripe rispetto a Pypal ha il vantaggio di essere facile da utilizzare. 

Infatti, sarà sufficiente accedere alla sezione dei pagamenti per avere una lista di tutti i trasferimenti in un intervallo di tempo da noi stabilito oppure sarà possibile utilizzare un filtro o ancora meglio avvalersi di un sistema di ricerca libera.

PayPal nonostante non possieda questa barra per la ricerca, utilizza comunque strumenti altrettanto efficienti nonostante non si possibile risalire alle informazioni personali del cliente. In aggiunta ha il vantaggio di avere una relazione contabile con revisione periodica. 

7 – Sistemi di fatturazione

I due strumenti si differenziano anche per i diversi sistemi di fatturazione. 

Su PayPal è possibile allegare un file a una fattura, fatturare più clienti nello stesso momento, e le informazioni del cliente non devono essere inserite in anticipo. 

Su Stripe sono sin da subito necessarie tutte le informazioni e i dettagli del contratto del cliente e inoltre non è possibile fatturare più persone contemporaneamente.

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Conclusioni

Quindi… cosa è meglio?
La risposta giusta è DIPENDE! Dipende la tuo business, dalle tue priorità, dai tuoi clienti, da come pensi di sviluppare la tua attività ecc.

Entrambe le società sono mooooooolto valide e mettono a disposizione strumenti diversi con pregi e difetti, ma è proprio la competizione tra le due che garantirà negli anni a seguire enormi passi avanti.

E adesso che ti ho dato le informazioni, ti tocca prendere la decisione finale… cosa scegli Stripe o PayPal?

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