Se porti avanti una piccola impresa o lavori come professionista indipendente, lo sai bene: ogni giorno le attività da gestire sono tantissime e le responsabilità non ti danno tregua neppure il weekend (o i giorni festivi). Tanto, troppo da fare e NESSUNO che ti aiuta.
La tua to-do list è infinita, il tempo è risicato e il team… magari! Altroché team… sei solo tu con il tuo computer e mille pensieri per la testa. Ci ho preso?
La verità è che non puoi permetterti di lavorare “alla vecchia maniera”, rincorrendo clienti, rispondendo a email o postando sui social all’ultimo minuto. La buona notizia? C’è un modo per spezzare questo loop e smettere di essere sempre con l’acqua alla gola.
Sto parlando della marketing automation. E no, non è una parolona che suona bene solo nei webinar dei guru americani. È un alleato concreto, che lavora al tuo posto e insieme a te, lasciandoti il tempo di respirare, pensare, crescere, creare.
E magari anche vivere un po’ meglio.
Le strategie di marketing automation oggi sono diventate indispensabili per ogni azienda, sia di piccole che di grandi dimensioni. Grazie a queste puoi fare email marketing, lead nurturing, gestire campagne social, lead generation, automatizzare alcuni processi di vendita e molto, molto altro, in modo automatico.
E sai quali sono i vantaggi di tutto questo? Alcuni probabilmente già li immagini, altri li scoprirai leggendo questo articolo.
Strategie di marketing automation: tutti i vantaggi
I vantaggi del mettere in campo una strategia di marketing automation sono tanti, ma il primo è semplice: risparmi tempo.
Le attività ripetitive, come mandare una mail di benvenuto, seguire un lead o programmare un follow-up, vengono automatizzate. Non devi più pensarci tu, non rischi di dimenticarle e non perdi nemmeno un’occasione per comunicare con i tuoi contatti. Ogni messaggio arriva al momento giusto, alla persona giusta. Senza fatica.
Poi c’è la questione efficienza.
Con l’automazione non devi essere ovunque, sempre. Imposti le automazioni una volta e lasci andare. Mentre tu fai altro, il software lavora per te: accoglie, nutre, fidelizza. E lo fa in modo personalizzato, cucito addosso a chi ti segue, in base a quello che fa, che clicca, che legge.
Ecco il bello: niente messaggi generici, ma comunicazioni su misura, pensate per coinvolgere davvero.
E se ti stai chiedendo se funziona davvero, sappi che la risposta non solo è affermativa, ma permette anche di migliorare il ROI e le vendite. Perché un contatto nutrito nel modo giusto, con i contenuti giusti, è molto più propenso a fidarsi, a scegliere te, a tornare.
Infine, c’è anche un altro aspetto che spesso tendiamo a sottovalutare: la tranquillità mentale.
Sapere che c’è una macchina ben oliata che segue i tuoi lead, che manda messaggi quando serve, che tiene viva la relazione anche quando tu stacchi, ti toglie di dosso un bel po’ di ansia. E ti lascia lo spazio per concentrarti sulle cose importanti: la tua visione, la strategia, le nuove idee.
Ma come si costruiscono le strategie di marketing automation? Vediamolo!
Strategie di marketing automation: come implementarle
Ti ho già parlato di alcuni esempi di marketing automation efficace e di quello che puoi fare con questa fantastica tecnologia. Dunque, andiamo dritti al punto e vediamo quali sono gli step per costruire una strategia di marketing automation che funzioni davvero.
1️⃣ Primo step: decidi cosa vuoi ottenere.
Vuoi più contatti qualificati? Vuoi che i clienti si ricordino di te anche dopo l’acquisto? Vuoi vendere di più? Parti da qui: da un obiettivo preciso, misurabile, utile. Se sai dove vuoi arrivare, sarà molto più semplice costruire il percorso giusto.
2️⃣ Secondo passo: conosci bene il tuo cliente ideale.
Devi sapere chi è, cosa fa, dove si muove online, quali problemi ha e cosa lo spinge ad agire. Quando hai un’identità chiara davanti, puoi scrivere messaggi che fanno centro e che non si perdono nel rumore.
3️⃣ Poi, costruisci il viaggio.
Sì, esatto, proprio il famoso customer journey… il percorso che il tuo contatto compie dal primo clic fino al “sì, voglio comprare il tuo prodotto o servizio”. Ogni tappa è un’occasione per parlare, per informare, per rassicurare. E l’automazione serve proprio a questo: a essere presente al momento giusto, senza doverci essere davvero.
Una mail dopo l’iscrizione. Un contenuto utile dopo una visita. Un reminder automatico dopo una demo. Tutto fila liscio, come un orologio svizzero.
4️⃣ Infine, arriva la parte più importante: misurare.
Ogni flusso va osservato, capito, migliorato. Se un email non viene aperta, forse l’oggetto è debole. Se nessuno clicca, forse il contenuto non è rilevante. Se il flusso si interrompe, forse c’è un passaggio da rivedere. Misurare e testare sono le chiavi per capire cosa sta funzionando, cosa no e come porre rimedio.
E ora arriviamo agli strumenti. Qui è facile farsi prendere dal panico, perché l’offerta è ampia.
MailChimp (citata tra le migliori piattaforme per le strategie di marketing automation anche da Forbes), Bitrix24, ActiveCampaign, HubSpot, GetResponse, sono solo alcuni delle decine di strumenti con cui potresti ottimizzare le tue strategie di marketing automation. La scelta dipende dalle tue necessità e, diciamolo, anche dal tuo budget.
A proposito di Bitrix24, se ne hai già sentito parlare e sei interessato a saperne qualcosina in più, ho realizzato appositamente per te un video tutorial, lo trovi qui in basso.
Se tutto questo ti ispira ma non sai da dove cominciare, allora la Prima Consulenza di AutomatiKing potrebbe proprio fare al caso tuo. Non è la solita chiacchierata generica, è un modo per capire se e come possiamo aiutarti. Un percorso pensato per fornirti risposte e suggerirti strategie concrete in base a dove sei e dove vuoi arrivare.
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