Hai lanciato una campagna marketing a tuo avviso PERFETTA, con la convinzione che avrebbe fatto faville. Poi, però, i risultati sono stati inspiegabilmente deludenti e ti è rimasta tra le mani solo la sensazione di aver parlato al vento.
Fa male, eh? Ti capisco… in fondo a chi non è mai successo di fare un buco nell’acqua?
L’errore più comune, in questi casi, è quello di cercare di parlare a tutti. Infatti, con tutte le tue buone intenzioni, volevi fare in modo di arrivare a più gente possibile, così da non tagliare fuori nessuno. Dico bene?
Tuttavia, lo sai anche tu, non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti gli stessi bisogni. Pertanto, l’idea di una comunicazione UNIVERSALE non esiste!
Sai qual è, allora, la soluzione per parlare solo a chi vuole ascoltarti? La segmentazione del marketing.
Sì, lo so, lo so… già solo dal nome sembra una cosa complicata o noiosa. Certo, non ti nego che non sia una passeggiata nel parco ma, una volta capita, ti renderai conto di quanto può semplificarti la vita e farti risparmiare tempo e soldi.
Secondo le statistiche, infatti, la segmentazione può aiutarti ad aumentare il tasso di conversione delle tue campagne marketing fino al 50% riducendo i costi del marketing fino al 30%.
Ti pare poco?!
Allora apri bene le orecchie (o meglio, gli occhi), perché oggi ti racconto tutto quello che c’è da sapere: cosa significa davvero segmentazione del marketing, perché è così importante, i vari tipi ed alcuni esempi concreti per utilizzarla.
Che ne dici, portiamo le tue campagne a un altro livello? Bene, iniziamo!
Che cos’è la segmentazione del marketing e perché è importante
Facciamo un esempio semplice: immagina di voler vendere scarpe da corsa. Mandi la tua offerta a 10.000 persone. Sembra un’ottima idea, no? Più persone raggiungi, più vendite farai… o forse no?
No, infatti! La realtà è che se quelle 10.000 persone non corrono o non sono interessate allo sport, il tuo messaggio finirà dritto nel cestino (digitale). E tu? Avrai solo sprecato tempo e budget, portando la tua frustrazione alle stelle.
Ed è proprio qui che entra in gioco la segmentazione del marketing: invece di sparare nel mucchio, inizi a parlare solo a chi è davvero interessato, a chi cerca esattamente quello che offri. La segmentazione ti permette di dividere il tuo pubblico in gruppi più piccoli e omogenei, in base a caratteristiche comuni come interessi, comportamenti o bisogni. In pratica, ti permette di personalizzare il messaggio, rendendolo più rilevante e aumentando le possibilità di ottenere una risposta positiva.
Ma non si tratta solo di inviare il messaggio giusto, ma di farlo al momento giusto. La segmentazione infatti, ti permette anche di accompagnare il tuo cliente ideale lungo tutto il percorso di acquisto, fornendogli le informazioni di cui ha bisogno quando ne ha bisogno.
Il risultato? Un processo di vendita più fluido e naturale, senza quella fastidiosa sensazione di “essere spinti” a comprare e che magicamente si traduce in più vendite e più clienti.
Segmentazione del marketing: esempi e tipologie
Ok, tutto molto bello. Ma come si fa, praticamente? Ebbene, esistono diversi modi per segmentare il pubblico, e qui ti parlo dei più efficaci.
1. Dati demografici
Questa è la segmentazione base, ma funziona sempre.
Si tratta di suddividere il pubblico in base a criteri come età, genere, reddito, stato civile, livello di istruzione o professione. Se vendi abbigliamento, ad esempio, potresti creare campagne diverse per uomini e donne, oppure per adolescenti e adulti.
Semplice ma efficace, non trovi?
2. Comportamento
Questa segmentazione è una bomba perché si basa su come le persone interagiscono con il tuo brand. Hanno visitato il tuo sito ma non hanno comprato nulla? Hanno abbandonato il carrello? Oppure sono clienti fedeli che acquistano regolarmente?
Capire il comportamento degli utenti ti permette di creare messaggi super mirati. Ad esempio, un’email di recupero carrello con un piccolo sconto per chi ha lasciato lì i prodotti può fare miracoli, credimi!
3. Interessi
Qui si va un po’ più in profondità. Segmentare per interessi ti permette di parlare direttamente alle passioni dei tuoi clienti. Come?
Tornando all’esempio degli articoli sportivi, puoi creare campagne mirate per chi ama il fitness all’aria aperta, per chi è appassionato di trekking e arrampicate o per chi pratica attività più “tranquille”, come yoga e pilates.
4. Livello di interazione
C’è chi ti segue fedelmente e apre ogni tua email, e chi non interagisce da mesi. Invece di trattarli tutti allo stesso modo, puoi creare campagne di re-engagement per riattivare i meno coinvolti, e promozioni esclusive per premiare i tuoi clienti più fedeli.
5. Fase del percorso di acquisto
Ne abbiamo parlato tanto: non tutti i lead sono pronti a comprare subito.
Alcuni stanno ancora raccogliendo informazioni, altri stanno confrontando le opzioni, altri ancora sono pronti all’acquisto ma hanno bisogno dell’ultima spinta. Segmentando in base al percorso dei tuoi clienti nel funnel di vendita, puoi offrire contenuti pertinenti per ogni fase.
Come sfruttare la marketing automation per la segmentazione
Adesso dovrebbe esserti abbastanza chiaro: la segmentazione del marketing è la chiave per fare la differenza tra campagne che funzionano e campagne che falliscono. Non si tratta solo di raggiungere più persone, ma di raggiungere le persone giuste con il messaggio giusto.
Scommettiamo che indovino cosa stai pensando?
Qualcosa del tipo… “Sì Stefano, tutto bello, ma quanto tempo ci vuole per fare tutto questo?”
Domanda lecita, e direi anche necessaria. Il tempo è denaro, non dimentichiamolo.
Ed è proprio per questo che, per raggiungere i tuoi obiettivi più in fretta, non puoi fare a mano della marketing automation. Grazie ad alcuni strumenti come MailChimp, HubSpot o Bitrix24 (di cui ti parlo nel video qui in basso) puoi segmentare il tuo mercato, personalizzare la tua comunicazione e tanto altro, risparmiando tempo e fatica.
Se tutto questo ti sembra fantastico ma non sai da dove iniziare, Automatiking ha la soluzione perfetta per te: la Prima Consulenza.
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